capitolo 1
5. IMPROBABILITA' E PREVISTI
Piccole rotture quotidiane
Non avrai mica pensato che questi nove mesi potessero essere una passeggiata?
Speravi forse di cavartela affrontando solo la trasformazione di qualche bene personale e le continue tappe all’ospedale?
Ingenuo, il peggio deve ancora arrivare: ti ho preparato una serie di schede al termine della cui lettura ti sarà chiaro come riuscirai a precipitare, un gradino per volta, verso la completa perdita della libertà!
-- Questo spazio crea una pausa doverosa per permetterti di urlare terrorizzato --
.
.
.
.
.
.
.
-- Ok, adesso può bastare…
.
.
-- Cristo, smettila!
.
.
-- Sedatelo presto, SEDATELO! --
.
.
Occhei, lasciate fare a me.
Tutto bene ragazzo?
Si, sono io, hai appena avuto un attacco di panico.
No, no che non era tutto un incubo: aspetti veramente un bambi… oh no, cazzo: di nuovo! Presto: il defibrillatore, lo stiamo perdendo!
Mi senti? Rimani con me ragazzo. Rimani con me, capito?
Carica…
Piccole rotture quotidiane
Non avrai mica pensato che questi nove mesi potessero essere una passeggiata?
Speravi forse di cavartela affrontando solo la trasformazione di qualche bene personale e le continue tappe all’ospedale?
Ingenuo, il peggio deve ancora arrivare: ti ho preparato una serie di schede al termine della cui lettura ti sarà chiaro come riuscirai a precipitare, un gradino per volta, verso la completa perdita della libertà!
-- Questo spazio crea una pausa doverosa per permetterti di urlare terrorizzato --
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-- Ok, adesso può bastare…
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-- Cristo, smettila!
.
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-- Sedatelo presto, SEDATELO! --
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Occhei, lasciate fare a me.
Tutto bene ragazzo?
Si, sono io, hai appena avuto un attacco di panico.
No, no che non era tutto un incubo: aspetti veramente un bambi… oh no, cazzo: di nuovo! Presto: il defibrillatore, lo stiamo perdendo!
Mi senti? Rimani con me ragazzo. Rimani con me, capito?
Carica…
a. Iuston, abbiamo un problema
In questi nove lunghi mesi non
rivestirai più alcuna importanza agli occhi della tua compagna che pensa ormai unicamente
al bimbo e al fatto che in qualche modo debba pure farlo uscire; giorno dopo
giorno vedrai sempre più la tua compagna come una perfetta sconosciuta, pronta
a stupirti in ogni momento della giornata.
Come?
Solo per farti qualche esempio:
- repentini cambi d’umore che ti spingeranno a nascondere i coltelli da
arrosto;
- voglie irrefrenabili che ti costringeranno a una partenza notturna per il
Canada per pescare del salmone fresco da poterle grigliare;
- continui pianti da depressione seguiti da…
- stati comatosi seguiti da…
- istinti omicidi;
- lunghi pomeriggi di ansia da shopping o di shopping da ansia;
- inevitabile spinta al monologo con tanto di pubblico in sala: tu;
- impellenti bisogni di correre al bagno per fare un millilitro di pipì alla volta
pur di non farti battere il tuo record in autostrada;
- istinto improvviso di vomitarti addosso gli ultimi tre pasti per presunte
nausee;
- momenti di folle entusiasmo in cui ti propinerà una interminabile litania di
probabili nomi per il bebè;
- istanti di follia dovuti alla disintossicazione da fumo che la porterà infine a una fortissima dipendenza da vigorsol (che costano anche di più);
- ripetute necessità di ritorno alla natura che si ripercuoteranno su di te con noiosissime gite fuori porta;
- spinta emotiva all’insulto libero olimpionico nei tuoi confronti;
- manie igieniche con crisi ansiogene, il cui unico risultato sarà che dovrai passare l’aspirapolvere due volte ogni una;
- e, ahinoi, la temibile voglia di piangere 24 ore al giorno sulla tua spalla.
Ed è solo lunedì mattina.
Coraggio, pesca un’altra carta.
Come?
Solo per farti qualche esempio:
- repentini cambi d’umore che ti spingeranno a nascondere i coltelli da
arrosto;
- voglie irrefrenabili che ti costringeranno a una partenza notturna per il
Canada per pescare del salmone fresco da poterle grigliare;
- continui pianti da depressione seguiti da…
- stati comatosi seguiti da…
- istinti omicidi;
- lunghi pomeriggi di ansia da shopping o di shopping da ansia;
- inevitabile spinta al monologo con tanto di pubblico in sala: tu;
- impellenti bisogni di correre al bagno per fare un millilitro di pipì alla volta
pur di non farti battere il tuo record in autostrada;
- istinto improvviso di vomitarti addosso gli ultimi tre pasti per presunte
nausee;
- momenti di folle entusiasmo in cui ti propinerà una interminabile litania di
probabili nomi per il bebè;
- istanti di follia dovuti alla disintossicazione da fumo che la porterà infine a una fortissima dipendenza da vigorsol (che costano anche di più);
- ripetute necessità di ritorno alla natura che si ripercuoteranno su di te con noiosissime gite fuori porta;
- spinta emotiva all’insulto libero olimpionico nei tuoi confronti;
- manie igieniche con crisi ansiogene, il cui unico risultato sarà che dovrai passare l’aspirapolvere due volte ogni una;
- e, ahinoi, la temibile voglia di piangere 24 ore al giorno sulla tua spalla.
Ed è solo lunedì mattina.
Coraggio, pesca un’altra carta.
b. Le voglie
Per farla breve le donne, si sa, amano lamentarsi di continuo.
Il partorire è solo l’ennesimo pretesto per farlo senza oltretutto rischiare di essere malmenate come al solito visto che quel pancione in fondo è un bel deterrente.
E la tua compagna lo sa!
Ma lo ripeto: non siamo qui per lei, siamo qui per te!
Le TUE voglie, infatti, indicano un desiderio improvviso ed insopprimibile di:
1. Vomitare
Lo stress accumulato sfocerà in violente nausee verso uno o più prodotti che hanno determinato tale stress: la tua compagna e “suo figlio”.
2. Mangiare alle ore più insensate
Uscirai in piena notte per trovare cibi prelibati ma (differentemente dalla tua compagna) a buon prezzo e proprio dietro casa come un take-away cinese, una kebabberia, un hamburger, persino quella sbobba del giapponese andrà bene: tutto pur di toglierti quel sapore di amuchina dalla bocca.
3. Fumare e bere
Anche se non hai mai preso in mano una sigaretta e anche se eviti l’alcool solo per quelle due “o” che ti suonano così volgari, in questi mesi potrebbe venirti un’irrefrenabile voglia di fumare e di fare un cicchetto notturno alla salute della tua compagna che vomita in bagno.
Da questo alla tessera degli Alcolisti Anonimi, la strada è breve, ma a zig zag.
Ricorda però: alcool e fumo possono danneggiare la salute del bebè, quindi evita di dargliene finché non raggiunge i sei anni.
4. Il sesso
Tutto un altro paio di maniche per quanto riguarda invece il sess…AH!AH!AH!Ah,ahm…mmh, scusa: il sesso.
Da subito, per venire incontro alle nuove esigenze fisiche, il corpo della tua compagna cambierà, e cambierà in meglio: gli ormoni della gravidanza (so anche essere più vago se vuoi) le renderanno più belli il contorno del viso e gli occhi, la pelle sarà più distesa e luminosa, i capelli più forti e belli, diminuiranno i peli superflui e sparirà l’acne, ma nemmeno te ne accorgerai perché nel frattempo il suo seno acquisterà un volume spropositato e diventerà più sodo e antigravitazionale, i capezzoli saranno più turgidi e sporgenti, e abbondante schiuma da bagno scivolerà costantemente lungo l’avvallamento tra quegli enormi promontori della dissoluzione.
Quegli stessi ormoni renderanno quindi più voluminoso e turgido anche qualcos’altro e qui cominceranno i tuoi problemi.
Penserai che i ginecologi vietino il sesso durante la gravidanza per questo o quel motivo… e invece NO!
I ginecologi incoraggiano i rapporti sessuali per il semplice motivo che i ginecologi vogliono farsi continuamente le loro pazienti e non sono così sciocchi da darsi la zappa sui piedi.
Quindi potresti fare tutto il sesso che vuoi con la tua compagna ma, sembra incredibile, la natura ha escogitato un piano infallibile per non farvi copulare durante la gravidanza (pensa che arriverai ad usare la scusa del mal di testa! TUUU!!!).
Ecco un conciso schema per mostrare l’altalenante desiderio sessuale nella coppia in questi nove mesi:
mesi 1> 2
TU Hai visto le pocce e stai sbavando come un bonobo in gabbia.
LEI Non se la sente perché ha forti dolori e nausee dovute agli ormoni.
mesi 3>7
TU Sei inibito dalla pancia che è cresciuta e da quello che potresti colpire: eviti il sesso con la scusa del mal di testa (del pupo).
LEI Sta sbavando come una gatta in primavera; una gatta che, visto il tuo rifiuto, presto andrà a far visita all’amica fruttivendola…
mesi 8>9
TU Macchissenefrega del bimbo, tanto con tutte quelle botte in testa non ricorderà nulla.
Cedi al desiderio represso e torni a sbavare come un bonobo in gabbia dagli otto ai nove mesi.
LEI Non se la sente perché sono tornati i dolori e le nausee.
Stasera per cena zucchine trifolate…
Insomma: non la rivedrai per un bel pezzo (e quando finalmente la rivedrai vorresti trovarti all'altro capo del mondo, ma ne riparliamo più avanti): cosa puoi fare nel frattempo?
Fa ciò che fanno anche i bonobi nei momenti duri senza vie d’entrata: cerca di cavartela da solo.
5. Prendere la tua compagna a calci nel culo
(e per un sacco di buoni motivi, non trovi?)
La tradizione popolare vuole che, qualora cedessi a tali desideri, il bambino possa nascere con una ‘voglia’, cioè con una macchia epidermica che per forma e colore ricorderà la suola delle tue scarpe da trekking.
A differenza della tua compagna, le cui voglie si presenteranno solo per un paio di mesi, nel tuo caso le voglie non si presenteranno solo per un paio di mesi e resteranno invece per tutto il resto della vita.
Coraggio, pesca un’altra carta.
Il partorire è solo l’ennesimo pretesto per farlo senza oltretutto rischiare di essere malmenate come al solito visto che quel pancione in fondo è un bel deterrente.
E la tua compagna lo sa!
Ma lo ripeto: non siamo qui per lei, siamo qui per te!
Le TUE voglie, infatti, indicano un desiderio improvviso ed insopprimibile di:
1. Vomitare
Lo stress accumulato sfocerà in violente nausee verso uno o più prodotti che hanno determinato tale stress: la tua compagna e “suo figlio”.
2. Mangiare alle ore più insensate
Uscirai in piena notte per trovare cibi prelibati ma (differentemente dalla tua compagna) a buon prezzo e proprio dietro casa come un take-away cinese, una kebabberia, un hamburger, persino quella sbobba del giapponese andrà bene: tutto pur di toglierti quel sapore di amuchina dalla bocca.
3. Fumare e bere
Anche se non hai mai preso in mano una sigaretta e anche se eviti l’alcool solo per quelle due “o” che ti suonano così volgari, in questi mesi potrebbe venirti un’irrefrenabile voglia di fumare e di fare un cicchetto notturno alla salute della tua compagna che vomita in bagno.
Da questo alla tessera degli Alcolisti Anonimi, la strada è breve, ma a zig zag.
Ricorda però: alcool e fumo possono danneggiare la salute del bebè, quindi evita di dargliene finché non raggiunge i sei anni.
4. Il sesso
Tutto un altro paio di maniche per quanto riguarda invece il sess…AH!AH!AH!Ah,ahm…mmh, scusa: il sesso.
Da subito, per venire incontro alle nuove esigenze fisiche, il corpo della tua compagna cambierà, e cambierà in meglio: gli ormoni della gravidanza (so anche essere più vago se vuoi) le renderanno più belli il contorno del viso e gli occhi, la pelle sarà più distesa e luminosa, i capelli più forti e belli, diminuiranno i peli superflui e sparirà l’acne, ma nemmeno te ne accorgerai perché nel frattempo il suo seno acquisterà un volume spropositato e diventerà più sodo e antigravitazionale, i capezzoli saranno più turgidi e sporgenti, e abbondante schiuma da bagno scivolerà costantemente lungo l’avvallamento tra quegli enormi promontori della dissoluzione.
Quegli stessi ormoni renderanno quindi più voluminoso e turgido anche qualcos’altro e qui cominceranno i tuoi problemi.
Penserai che i ginecologi vietino il sesso durante la gravidanza per questo o quel motivo… e invece NO!
I ginecologi incoraggiano i rapporti sessuali per il semplice motivo che i ginecologi vogliono farsi continuamente le loro pazienti e non sono così sciocchi da darsi la zappa sui piedi.
Quindi potresti fare tutto il sesso che vuoi con la tua compagna ma, sembra incredibile, la natura ha escogitato un piano infallibile per non farvi copulare durante la gravidanza (pensa che arriverai ad usare la scusa del mal di testa! TUUU!!!).
Ecco un conciso schema per mostrare l’altalenante desiderio sessuale nella coppia in questi nove mesi:
mesi 1> 2
TU Hai visto le pocce e stai sbavando come un bonobo in gabbia.
LEI Non se la sente perché ha forti dolori e nausee dovute agli ormoni.
mesi 3>7
TU Sei inibito dalla pancia che è cresciuta e da quello che potresti colpire: eviti il sesso con la scusa del mal di testa (del pupo).
LEI Sta sbavando come una gatta in primavera; una gatta che, visto il tuo rifiuto, presto andrà a far visita all’amica fruttivendola…
mesi 8>9
TU Macchissenefrega del bimbo, tanto con tutte quelle botte in testa non ricorderà nulla.
Cedi al desiderio represso e torni a sbavare come un bonobo in gabbia dagli otto ai nove mesi.
LEI Non se la sente perché sono tornati i dolori e le nausee.
Stasera per cena zucchine trifolate…
Insomma: non la rivedrai per un bel pezzo (e quando finalmente la rivedrai vorresti trovarti all'altro capo del mondo, ma ne riparliamo più avanti): cosa puoi fare nel frattempo?
Fa ciò che fanno anche i bonobi nei momenti duri senza vie d’entrata: cerca di cavartela da solo.
5. Prendere la tua compagna a calci nel culo
(e per un sacco di buoni motivi, non trovi?)
La tradizione popolare vuole che, qualora cedessi a tali desideri, il bambino possa nascere con una ‘voglia’, cioè con una macchia epidermica che per forma e colore ricorderà la suola delle tue scarpe da trekking.
A differenza della tua compagna, le cui voglie si presenteranno solo per un paio di mesi, nel tuo caso le voglie non si presenteranno solo per un paio di mesi e resteranno invece per tutto il resto della vita.
Coraggio, pesca un’altra carta.
!NEW!
c. Il guardaroba
Nel giro di pochi mesi il
girovita della tua compagna tenderà prima ad arrotondarsi dolcemente, poi ad
allargarsi un po’ alla volta ed infine ad invadere il Kamcatka su tre carroarmatini
per tentare a sorpresa la conquista del mondo.
Questa esponenziale dilatazione porterà la tua compagna ad una successione di stati psicomotori ormai ampliamente trattati dalla letteratura scientifica e che posso riassumerti così:
- nei primi tre mesi la tua compagna si vestirà in stile hip-hop per nascondere quel curioso gonfiore addominale e mantenere così il segreto militare;
- un minuto dopo l'Annunciazione telefonica comincerà a indossare body attillati fosforescenti e tutine di sei taglie più piccole per mostrare al mondo tutto il suo orgoglio;
- verso i cinque mesi, quando cioè non solo la pancia ma tutto il corpo continuerà ad espandersi al punto da farla sembrare il rudere di un regime alimentare discutibile, la tua compagna entrerà in crisi e tenterà di bruciare durante la prima notte di plenilunio tutti quei vestitini che le stavano un amore e che adesso invece la guardano in modo ostile dall’armadio ricordandole quanto sia poco femminile e seducente;
- dai sette mesi al termine della gravidanza girerà per le strade con la pancia di fuori a fasi alterne: alle volte lo farà per esplosivo orgoglio, altre per trasandatezza depressiva!
Preparati insomma a cambi repentini d’umore, a sessioni di sei ore d’interrogatorio per sapere quale gonna ‘non le sta peggio’, a consegne di metri e metri cubi di vestiti “over50”, al vostro letto trasformato in un eterno campo di battaglia per affrontare il quotidiano “cambio dell’armadio”.
Ovviamente i tuoi vestiti verranno momentaneamente spostati in macchina che sempre più ti apparirà come il microcosmo perfetto in cui emigrare.
Coraggio, pesca un’altra carta.
Questa esponenziale dilatazione porterà la tua compagna ad una successione di stati psicomotori ormai ampliamente trattati dalla letteratura scientifica e che posso riassumerti così:
- nei primi tre mesi la tua compagna si vestirà in stile hip-hop per nascondere quel curioso gonfiore addominale e mantenere così il segreto militare;
- un minuto dopo l'Annunciazione telefonica comincerà a indossare body attillati fosforescenti e tutine di sei taglie più piccole per mostrare al mondo tutto il suo orgoglio;
- verso i cinque mesi, quando cioè non solo la pancia ma tutto il corpo continuerà ad espandersi al punto da farla sembrare il rudere di un regime alimentare discutibile, la tua compagna entrerà in crisi e tenterà di bruciare durante la prima notte di plenilunio tutti quei vestitini che le stavano un amore e che adesso invece la guardano in modo ostile dall’armadio ricordandole quanto sia poco femminile e seducente;
- dai sette mesi al termine della gravidanza girerà per le strade con la pancia di fuori a fasi alterne: alle volte lo farà per esplosivo orgoglio, altre per trasandatezza depressiva!
Preparati insomma a cambi repentini d’umore, a sessioni di sei ore d’interrogatorio per sapere quale gonna ‘non le sta peggio’, a consegne di metri e metri cubi di vestiti “over50”, al vostro letto trasformato in un eterno campo di battaglia per affrontare il quotidiano “cambio dell’armadio”.
Ovviamente i tuoi vestiti verranno momentaneamente spostati in macchina che sempre più ti apparirà come il microcosmo perfetto in cui emigrare.
Coraggio, pesca un’altra carta.
d. Il nome
Lo so come la pensi, tranquillo:
non te ne può fregare di meno del nome di un bambino che comunque chiamerai
“ehi tu” per il resto della vita.
Ti anticipo però che lasciare che sia la tua compagna a decidere in assoluta autonomia l'anagrafe del nano non è proprio possibile.
Non è possibile a meno che non si usi la tecnica giusta per evitare fatali errori.
Per esempio sono fatali errori rispondere con svogliatezza alle sue proposte, oppure ostentare un completo menefreghismo sull’argomento, o ancora pensare di avere veramente un potere decisionale sulla questione.
Siccome sei scemo, eccoti degli esempi.
Caso 1: svogliatezza
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Cosa? Ah… beh, Gianno! Si…. ok, hai visto mica il mio manga?
Lei – No (mente). Sai cosa? Dato che vuoi leggere prendi la mia enciclopedia del bebè e proponi anche tu qualche nome.
Caso 2: menefreghismo
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Che rottura di palle ‘sti nomi! Scegli tu e basta, ci vuole così tanto a capirlo?
Lei – No (mente). Sai cosa? Ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.
Caso 3: iniziativa spontanea
Tu – Ho deciso! Che ne dici di Gianno?
Lei – No (è sincera). Sai cosa? Tieni la mia enciclopedia del bebè: leggila e proponi qualche altro nome che Gianno è orrendo. E poi ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.
Il rischio è di passare buona parte dei nove mesi ad arrovellare quel povero, ultimo neurone sulla questione “nome”.
E’ perciò fondamentale individuare la tecnica giusta per risolvere la bega con il minor dispendio possibile di tempo ed energie da parte tua; l’obiettivo è essere escluso dalla stanza dei bottoni. Hai tre opzioni tra cui scegliere.
Opzione 1
Fingi una forte crisi di panico ogni volta che tua moglie tira fuori l’argomento; insisti sull’importanza della scelta, sulle antiche maledizioni del “nomen omen” e del “soprannomen amen”, sull’enorme responsabilità che questa volta non sei in grado di gestire.
Dopo i primi due attacchi lei comincerà ad escluderti dal tavolo delle scelte. Di tutte le future scelte. Tant’è...
Opzione 2
Dille che ti piacerebbe chiamare tuo figlio come tuo padre: non riuscirai nemmeno a terminare la frase che lei avrà già deciso di non interpellarti più al riguardo.
Opzione 3
Falle capire che, per il bene di un bimbo nato nel ventunesimo secolo, è fondamentale aderire alla fantastica moda dei nomi assurdi e sottolinea oltretutto la tua ferma volontà di perseguire l’assoluta originalità nel settore.
Distinguersi sarà l’unico obiettivo.
Ecco una casistica incompleta, ma sufficiente allo scopo, delle varie categorie di demenza in cui si costringe il genere umano, con tanto di nome da proporre alla tua compagna.
Toponomastica geografica
Nomi esistenti: Oceano, Asia, Oriente, Brooklyn, Assisi, Artico…
Nome da proporre: Lidodiromagna
Distorsioni, trascrizioni o traduzioni di nomi stranieri
Nomi esistenti: Maicol, Chevin, Endriu, Saron, Stiv…
Nome da proporre: Ciacnorris
Divi e personaggi
Nomi esistenti: Diego Armando Maradona, Suellen, Thelma Louise…
Nome da proporre: Ragionierfilini
Nomi storici e commemorativi
Nomi esistenti: Cristoforo, Benito, Adolfo, fino al capolavoro del trittico “Geronimo, Chochis e Apache”… sono soddisfazioni!
Nome da proporre: Pipino (con soprannome “il Breve” incluso)
Eroi mitologici, fantastici, fumettistici
Nomi esistenti: Kal-el (il vero nome di Superman), Electra, Flora...
Nome da proporre: Iltromba
Nomi mutuati dalla natura
Nomi esistenti: Pesca, Diamante, Falco, Tiger, Lupo, Delfina, Luna…
Nome da proporre: Diarreo
Aggettivi
Nomi esistenti: Divina, Selvaggia, Scolastica, …
Nome da proporre: Bustrofedico (per il suo futuro modo di gattonare per la stanza)
Multinazionali
Nomi esistenti: McDonald, Porsche, Apple…
Nome da proporre: ferramentagasperotti
Giorni della settimana
Nomi esistenti: Mercoledì, Venerdì e Domenica (chiuso gli altri giorni)
Nome da proporre: Plutonedì
Tragici giochi di parole
Questa categoria dipende unicamente dal tuo cognome e quindi non ho i dati per affrontare l’argomento in questa sede; fatevi un giro su internet o andatevi a leggere il libro “Piacere, Felice Mastronzo” sull’argomento (quello è un libro da avere*, altroché spendere i soldi in una cagata come questo) e scoprirete l’esistenza di nomi quantomeno pittoreschi come…
Nomi esistenti: Felice Mastronzo, Perla Madonna, Strato Insidioso, Vera Vacca, Benedetta Topa, Tremendo Porcile, Felice Della Sega, Ave Maria, Maddio Santo, Pasta Agnese, Culetto Rosa, Recupero Domenica, Pacifico Settembre, Leon Cino, Bianco Natale, Sabato Malinconico, Domenica D’Agosto, Chiappa Rosa, Pino Silvestre, Massimo Voltaggio, Luce Scala, Tranquilla Piscia, Guido Collauto, Massimo Orgasmo, Gustavo La Pasta …
Nome da proporre: proponete un gioco di parole con il vostro cognome altrettanto terribile; il risultato sarà che la tua compagna non vorrà più interpellarti sulla questione.
* onestamente io non l'ho letto, ma con un tema e con un titolo così non può che essere un capolavoro
Basterà perciò impegnarsi su una sola di queste tre opzioni per raggiungere il risultato.
Quanto ci hai messo? Cinque minuti? Allora adesso hai qualcosa come 234 ore improvvisamente libere!
Coraggio, pesca un’altra carta.
Ti anticipo però che lasciare che sia la tua compagna a decidere in assoluta autonomia l'anagrafe del nano non è proprio possibile.
Non è possibile a meno che non si usi la tecnica giusta per evitare fatali errori.
Per esempio sono fatali errori rispondere con svogliatezza alle sue proposte, oppure ostentare un completo menefreghismo sull’argomento, o ancora pensare di avere veramente un potere decisionale sulla questione.
Siccome sei scemo, eccoti degli esempi.
Caso 1: svogliatezza
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Cosa? Ah… beh, Gianno! Si…. ok, hai visto mica il mio manga?
Lei – No (mente). Sai cosa? Dato che vuoi leggere prendi la mia enciclopedia del bebè e proponi anche tu qualche nome.
Caso 2: menefreghismo
Lei – Che ne dici di Gianno?
Tu – Che rottura di palle ‘sti nomi! Scegli tu e basta, ci vuole così tanto a capirlo?
Lei – No (mente). Sai cosa? Ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.
Caso 3: iniziativa spontanea
Tu – Ho deciso! Che ne dici di Gianno?
Lei – No (è sincera). Sai cosa? Tieni la mia enciclopedia del bebè: leggila e proponi qualche altro nome che Gianno è orrendo. E poi ho le nausee: mi metto a letto finché non mi sentirò meglio. Pensa tu a tutto il resto.
Il rischio è di passare buona parte dei nove mesi ad arrovellare quel povero, ultimo neurone sulla questione “nome”.
E’ perciò fondamentale individuare la tecnica giusta per risolvere la bega con il minor dispendio possibile di tempo ed energie da parte tua; l’obiettivo è essere escluso dalla stanza dei bottoni. Hai tre opzioni tra cui scegliere.
Opzione 1
Fingi una forte crisi di panico ogni volta che tua moglie tira fuori l’argomento; insisti sull’importanza della scelta, sulle antiche maledizioni del “nomen omen” e del “soprannomen amen”, sull’enorme responsabilità che questa volta non sei in grado di gestire.
Dopo i primi due attacchi lei comincerà ad escluderti dal tavolo delle scelte. Di tutte le future scelte. Tant’è...
Opzione 2
Dille che ti piacerebbe chiamare tuo figlio come tuo padre: non riuscirai nemmeno a terminare la frase che lei avrà già deciso di non interpellarti più al riguardo.
Opzione 3
Falle capire che, per il bene di un bimbo nato nel ventunesimo secolo, è fondamentale aderire alla fantastica moda dei nomi assurdi e sottolinea oltretutto la tua ferma volontà di perseguire l’assoluta originalità nel settore.
Distinguersi sarà l’unico obiettivo.
Ecco una casistica incompleta, ma sufficiente allo scopo, delle varie categorie di demenza in cui si costringe il genere umano, con tanto di nome da proporre alla tua compagna.
Toponomastica geografica
Nomi esistenti: Oceano, Asia, Oriente, Brooklyn, Assisi, Artico…
Nome da proporre: Lidodiromagna
Distorsioni, trascrizioni o traduzioni di nomi stranieri
Nomi esistenti: Maicol, Chevin, Endriu, Saron, Stiv…
Nome da proporre: Ciacnorris
Divi e personaggi
Nomi esistenti: Diego Armando Maradona, Suellen, Thelma Louise…
Nome da proporre: Ragionierfilini
Nomi storici e commemorativi
Nomi esistenti: Cristoforo, Benito, Adolfo, fino al capolavoro del trittico “Geronimo, Chochis e Apache”… sono soddisfazioni!
Nome da proporre: Pipino (con soprannome “il Breve” incluso)
Eroi mitologici, fantastici, fumettistici
Nomi esistenti: Kal-el (il vero nome di Superman), Electra, Flora...
Nome da proporre: Iltromba
Nomi mutuati dalla natura
Nomi esistenti: Pesca, Diamante, Falco, Tiger, Lupo, Delfina, Luna…
Nome da proporre: Diarreo
Aggettivi
Nomi esistenti: Divina, Selvaggia, Scolastica, …
Nome da proporre: Bustrofedico (per il suo futuro modo di gattonare per la stanza)
Multinazionali
Nomi esistenti: McDonald, Porsche, Apple…
Nome da proporre: ferramentagasperotti
Giorni della settimana
Nomi esistenti: Mercoledì, Venerdì e Domenica (chiuso gli altri giorni)
Nome da proporre: Plutonedì
Tragici giochi di parole
Questa categoria dipende unicamente dal tuo cognome e quindi non ho i dati per affrontare l’argomento in questa sede; fatevi un giro su internet o andatevi a leggere il libro “Piacere, Felice Mastronzo” sull’argomento (quello è un libro da avere*, altroché spendere i soldi in una cagata come questo) e scoprirete l’esistenza di nomi quantomeno pittoreschi come…
Nomi esistenti: Felice Mastronzo, Perla Madonna, Strato Insidioso, Vera Vacca, Benedetta Topa, Tremendo Porcile, Felice Della Sega, Ave Maria, Maddio Santo, Pasta Agnese, Culetto Rosa, Recupero Domenica, Pacifico Settembre, Leon Cino, Bianco Natale, Sabato Malinconico, Domenica D’Agosto, Chiappa Rosa, Pino Silvestre, Massimo Voltaggio, Luce Scala, Tranquilla Piscia, Guido Collauto, Massimo Orgasmo, Gustavo La Pasta …
Nome da proporre: proponete un gioco di parole con il vostro cognome altrettanto terribile; il risultato sarà che la tua compagna non vorrà più interpellarti sulla questione.
* onestamente io non l'ho letto, ma con un tema e con un titolo così non può che essere un capolavoro
Basterà perciò impegnarsi su una sola di queste tre opzioni per raggiungere il risultato.
Quanto ci hai messo? Cinque minuti? Allora adesso hai qualcosa come 234 ore improvvisamente libere!
Coraggio, pesca un’altra carta.