capitolo 1
2 PRIMI PASSI
Chi prima arriva…
La situazione a grandi linee è questa: in questi nove mesi la tua vita cambierà radicalmente perché la tua compagna vorrà rivoluzionare l’intera casa per adattarla alle esigenze del bebè; vorrà infatti comperare elettrodomestici, mobili, tutine, riviste, accessori, prodotti igienici e pappine per un volume totale stivabile in tre incrociatori bellici o in alternativa in un’ape cross (non ci si crede a quante cose possano stare su un’ape cross); pretenderà di farti cambiare dieta e livello igienico personale; e quando avrai fatto tutto questo dovrai passare ancora una volta l’aspirapolvere in salotto.
Tutto ciò avrà inizio tra la prima e la seconda settimana, e cioè dopo la presa di coscienza del suo nuovo ruolo di donna-madre che conseguirà fatalmente all’acquisto in edicola di una qualunque rivista sulla gravidanza (la prima di una lunga serie di pubblicazioni che cominceranno a spuntare come funghi sul comodino).
Hai solo pochi giorni a quel punto per sistemare un po’ di cose fondamentali, prima che le letture della tua compagna la convincano che sei un idiota da comandare a bacchetta.
Chi prima arriva…
La situazione a grandi linee è questa: in questi nove mesi la tua vita cambierà radicalmente perché la tua compagna vorrà rivoluzionare l’intera casa per adattarla alle esigenze del bebè; vorrà infatti comperare elettrodomestici, mobili, tutine, riviste, accessori, prodotti igienici e pappine per un volume totale stivabile in tre incrociatori bellici o in alternativa in un’ape cross (non ci si crede a quante cose possano stare su un’ape cross); pretenderà di farti cambiare dieta e livello igienico personale; e quando avrai fatto tutto questo dovrai passare ancora una volta l’aspirapolvere in salotto.
Tutto ciò avrà inizio tra la prima e la seconda settimana, e cioè dopo la presa di coscienza del suo nuovo ruolo di donna-madre che conseguirà fatalmente all’acquisto in edicola di una qualunque rivista sulla gravidanza (la prima di una lunga serie di pubblicazioni che cominceranno a spuntare come funghi sul comodino).
Hai solo pochi giorni a quel punto per sistemare un po’ di cose fondamentali, prima che le letture della tua compagna la convincano che sei un idiota da comandare a bacchetta.
a. I tuoi genitori
Devi immediatamente avvisare i tuoi genitori: se lo vengono a sapere dalla tua compagna ti sei giocato le cene a scrocco della domenica sera.
E la tua compagna farebbe di tutto per saltare quelle cene.
Tuo padre non sarà un problema, e non perché lo farai eliminare da una squadra di Ninja del Vento (ancora con questi ninja? Quando ti deciderai a crescere? Sei fermo agli anni Ottanta: ora fanno più paura i russi liberati dagli alieni).
Tuo padre non sarà un problema semplicemente perchè è un uomo e, proprio come per te in questo momento, per lui i figli sono solo quelle rotture che entrano in camera sempre quando la moglie è in serata, e quindi gliene fregherà poco se te ne vai via di casa.
Al momento del tuo outing, infatti, nel cervello paterno si innescherà subito questo flusso di ragionamenti:
- mio figlio sta per diventare padre, quindi:
- devo accendere la TV: c’è il MotoGP!
“Si, si, ora sei un uomo. Adesso ho da fare, dillo a tua madre e fuori dai testicoli* ”.
(è a questo punto che i russi lo attaccano).
*uso il termine "testicoli" per evitare il più volgare "coglioni" che mai e poi mai vorrei vedere scritto in un libro che porta la mia firma!
Il vero problema sarà tua madre che, proprio come la tua compagna, aprioristicamente sfoggia orgogliosa il figlio sul piedistallo della propria irrazionalità (ehi, fatemi prendere fiato…). Piedistallo che ovviamente deve stare nel suo salotto.
Anche se tu avessi quarantatre anni suonati, tua madre non ti permetterebbe mai di rimanere a dormire fuori di casa per più di due notti consecutive.
Al momento del tuo outing, infatti, nel cervello materno si innescherà questo flusso di ragionamenti:
- mio figlio sta per diventare padre, quindi:
- mio figlio si costruirà una sua famiglia, quindi:
- mio figlio andrà via di casa, quindi:
- mio figlio mi lascerà con quella mummia di marito!
- mio figlio non se ne andrà mai da casa mia! MAI!
- ah, ah, ah, ah, ah! AH, AH, AH, AH, AH!
- devo scongelare l’arrosto.
Ecco un modo per avere il benestare coatto dei tuoi genitori.
Fondamentale per i tempi: da eseguire nella prima mattina della domenica in cui c'è il MotoGP!
Alle nove, nove e mezza, tuo padre uscirà di casa per andare "a comprare la birra prima che il Circolo chiuda", mansione che lo impegna sempre fino all’ora di pranzo; non c'è da stupirsene, in fondo tuo padre è una persona che fa proprio quello che dice: starà tutto la mattina a bighellonare per il Circolo e comprerà la birra proprio un attimo prima che il Circolo chiuda.
Tu vedi di non sprecare questo tempo prezioso: senza esitare, avventati su tua madre per recitare il seguente copione.
(ore 9:30)
Tu – Oggi sono a pranzo fuori.
Mamma – Ti sei lavato i denti?
Tu (per non insospettirla) – No.
Mamma – E hai rifatto il letto?
Tu (per non insospettirla) – No.
Mamma – Ricorda che finché abiti qui devi seguire le…
Tu – A proposito, non abito più qui: stasera stessa trasloco, la mia ragazza è incinta.
BAM!
Mamma (sospettosa) – Cosa vuol dire “è incinta”?
Tu (con aria di sufficienza) – Significa che “è incinta”.
Mamma (diffidente) –Hai qui le analisi?
Tu (con aria di sfida) – Sì: guarda pure.
...
(ore 11:00)
Mamma (dopo un'ora e mezza di verifiche) – Ma allora è gravida!
Tu (sospettoso) – Cosa vuol dire “è gravida”?
Mamma (con aria di sufficienza) – Significa che “è gravida”.
Tu (diffidente) – Hai qui le analisi?
Mamma (con aria di sfida) – Si: guarda pure.
...
(ore 12:30)
Tu (dopo un'altra ora e mezza di verifiche) – Ma allora è in dolce attesa.
Mamma (con aria di sufficienza) – Devi fidarti di mam… (illuminazione e cambio di voce) …ma se ancora non ti sei laureato, non hai un lavoro, non sei autosufficiente: non vorrai mica andare via di casa con quella stronza insignificante*?
Papà (tornato in perfetto orario) –È cominciato il MotoGP?
Tu – Sono sulla griglia. Ehi, ma allora si è fatto tardi: devo andare.
Mamma (minacciosa) – Dillo anche a tuo padre...
Tu – Bà, la mia ragazza è incinta.
Papà – (dopo un breve flusso di ragionamenti) Si, si, ora sei un uomo. Adesso ho da fare, dillo a tua madre e fuori dai testicoli.
Esci: hai superato l'esame!
Adesso che i tuoi genitori lo sanno, la tua mente è più libera e serena e potrai affrontare tutte le insidie di questo periodo con la giusta calma e con la garanzia di un pasto caldo la domenica sera.
* “cara” durante le feste comandate
Devi immediatamente avvisare i tuoi genitori: se lo vengono a sapere dalla tua compagna ti sei giocato le cene a scrocco della domenica sera.
E la tua compagna farebbe di tutto per saltare quelle cene.
Tuo padre non sarà un problema, e non perché lo farai eliminare da una squadra di Ninja del Vento (ancora con questi ninja? Quando ti deciderai a crescere? Sei fermo agli anni Ottanta: ora fanno più paura i russi liberati dagli alieni).
Tuo padre non sarà un problema semplicemente perchè è un uomo e, proprio come per te in questo momento, per lui i figli sono solo quelle rotture che entrano in camera sempre quando la moglie è in serata, e quindi gliene fregherà poco se te ne vai via di casa.
Al momento del tuo outing, infatti, nel cervello paterno si innescherà subito questo flusso di ragionamenti:
- mio figlio sta per diventare padre, quindi:
- devo accendere la TV: c’è il MotoGP!
“Si, si, ora sei un uomo. Adesso ho da fare, dillo a tua madre e fuori dai testicoli* ”.
(è a questo punto che i russi lo attaccano).
*uso il termine "testicoli" per evitare il più volgare "coglioni" che mai e poi mai vorrei vedere scritto in un libro che porta la mia firma!
Il vero problema sarà tua madre che, proprio come la tua compagna, aprioristicamente sfoggia orgogliosa il figlio sul piedistallo della propria irrazionalità (ehi, fatemi prendere fiato…). Piedistallo che ovviamente deve stare nel suo salotto.
Anche se tu avessi quarantatre anni suonati, tua madre non ti permetterebbe mai di rimanere a dormire fuori di casa per più di due notti consecutive.
Al momento del tuo outing, infatti, nel cervello materno si innescherà questo flusso di ragionamenti:
- mio figlio sta per diventare padre, quindi:
- mio figlio si costruirà una sua famiglia, quindi:
- mio figlio andrà via di casa, quindi:
- mio figlio mi lascerà con quella mummia di marito!
- mio figlio non se ne andrà mai da casa mia! MAI!
- ah, ah, ah, ah, ah! AH, AH, AH, AH, AH!
- devo scongelare l’arrosto.
Ecco un modo per avere il benestare coatto dei tuoi genitori.
Fondamentale per i tempi: da eseguire nella prima mattina della domenica in cui c'è il MotoGP!
Alle nove, nove e mezza, tuo padre uscirà di casa per andare "a comprare la birra prima che il Circolo chiuda", mansione che lo impegna sempre fino all’ora di pranzo; non c'è da stupirsene, in fondo tuo padre è una persona che fa proprio quello che dice: starà tutto la mattina a bighellonare per il Circolo e comprerà la birra proprio un attimo prima che il Circolo chiuda.
Tu vedi di non sprecare questo tempo prezioso: senza esitare, avventati su tua madre per recitare il seguente copione.
(ore 9:30)
Tu – Oggi sono a pranzo fuori.
Mamma – Ti sei lavato i denti?
Tu (per non insospettirla) – No.
Mamma – E hai rifatto il letto?
Tu (per non insospettirla) – No.
Mamma – Ricorda che finché abiti qui devi seguire le…
Tu – A proposito, non abito più qui: stasera stessa trasloco, la mia ragazza è incinta.
BAM!
Mamma (sospettosa) – Cosa vuol dire “è incinta”?
Tu (con aria di sufficienza) – Significa che “è incinta”.
Mamma (diffidente) –Hai qui le analisi?
Tu (con aria di sfida) – Sì: guarda pure.
...
(ore 11:00)
Mamma (dopo un'ora e mezza di verifiche) – Ma allora è gravida!
Tu (sospettoso) – Cosa vuol dire “è gravida”?
Mamma (con aria di sufficienza) – Significa che “è gravida”.
Tu (diffidente) – Hai qui le analisi?
Mamma (con aria di sfida) – Si: guarda pure.
...
(ore 12:30)
Tu (dopo un'altra ora e mezza di verifiche) – Ma allora è in dolce attesa.
Mamma (con aria di sufficienza) – Devi fidarti di mam… (illuminazione e cambio di voce) …ma se ancora non ti sei laureato, non hai un lavoro, non sei autosufficiente: non vorrai mica andare via di casa con quella stronza insignificante*?
Papà (tornato in perfetto orario) –È cominciato il MotoGP?
Tu – Sono sulla griglia. Ehi, ma allora si è fatto tardi: devo andare.
Mamma (minacciosa) – Dillo anche a tuo padre...
Tu – Bà, la mia ragazza è incinta.
Papà – (dopo un breve flusso di ragionamenti) Si, si, ora sei un uomo. Adesso ho da fare, dillo a tua madre e fuori dai testicoli.
Esci: hai superato l'esame!
Adesso che i tuoi genitori lo sanno, la tua mente è più libera e serena e potrai affrontare tutte le insidie di questo periodo con la giusta calma e con la garanzia di un pasto caldo la domenica sera.
* “cara” durante le feste comandate
b. Il cibo
Alla tua compagna penserà l’editoria di settore a mettere in testa
regimi alimentari controllati tra i più crudeli che si possano
immaginare.
Tu limitati a dirle che non è necessario che mangi “per due”: se proprio la mette sul piano matematico, allora, ad essere precisi dovrebbe mangiare per uno e un quindicesimo al massimo.
Il problema è che tutte quelle sue fregnacce avranno dannosi effetti anche su di te.
Giusto per farti inquadrare sin da subito la situazione, sappi che circa due nanosecondi dopo aver scoperto che la tua compagna è incinta, il pericolo della toxoplasmosi entrerà nella vostra vita con la leggiadrìa di un commando S.W.A.T.
Adesso se vuoi saperne di più sul toxoplasma gondii vatti a fare un giro in rete perché non è che me ne sto qui a perdere tempo con gente che pretende di capire tutto; noi siamo qui per parlare degli effetti (e pure parziali) fregandocene abbondantemente delle cause.
La tua compagna sa benissimo cos’è la toxoplasmosi, lo sa da sempre per un istinto ancestrale votato alla sopravvivenza del suo bambino e soprattutto all’esaurimento nervoso del suo partner.
Quello che infatti succederà sarà:
- il tuo amato gatto, compagno di mille avventure, all’improvviso deciderà di scappare dalla finestra anche se vivete al nono piano di un condominio a picco sul nono piano (!);
- ogni tipo di insaccato più o meno crudo, compagno di trilioni di avventure, diventerà un bersaglio da annientare al grido di “morte al porco” o "porco a morte" o "morco porte ha" o magari smetto che in fondo è meglio per entrambi;
- la frutta assumerà un vomitevole retrogusto di amuchina: la tua compagna comunque non ne mangerà perchè teme le insidie nascoste nella buccia, ma questo comunque non le impedirà di eliminarti per sempre dal volto quello spensierato sorriso che da sempre accompagna la visione di una bella macedonia;
- dopo aver passato l’aspirapolvere in tutta casa, dovrai cominciare a passarlo financo su pareti e soffitto.
In breve la tua compagna farà sparire dal frigo e dalla dispensa ogni prelibatezza che non fosse stata inserita nella sua dieta, e il suo simpatico “Occhio non vede, pancia non vuole” ti suonerà più come un “Sto figlio l’abbiamo fatto in due e non sarò solo io a pagarne le conseguenze”.
Se proprio non vuoi ridurti a dividere con lei legumi, fibre, soia e altri cibi indegni, ecco una serie di posti dove nascondere le provviste:
- in tutti quei posti che lei non potrà raggiungere perché troppo in alto: la scaletta diventerà un’acerrima nemica della tua compagna.
“Ehi cos’hai messo in quella scatola sull’armadio?”
“E chi si ricorda, forse le mutande strette: prendi la scala e controlla, no?”
“Ok, ok, va bene, mi basta la tua parola”.
- in tutti quei posti che lei, approfittando della situazione e della tacita complicità del ginecologo, farà in modo di non dover più frequentare: ad esempio l’armadietto dell’aspirapolvere che, ricordati, d’ora in poi dovrai passare sempre tu e con una frequenza superiore a quella tenuta dalla tua compagna perché ora la polvere è una sua acerrima nemica;
- attorno a un qualsiasi specchio: la tua compagna sarà troppo distratta dal rimirare il suo altalenante girovita per guardare oltre;
- in una scatola qualunque, purché sopra vi siano appoggiate pesanti buste dell’acqua che in quanto pesanti diverranno sue acerrime nemiche:
“Ehi cos’hai messo in quella scatola sotto l’acqua?”
“E chi si ricorda, forse le mutande larghe: solleva le buste e controlla, no?”
“Ok, ok, va bene, mi basta la tua parola. Ma ce le hai delle mutande giuste?”
“Certo, quelle che avevo quando ci siamo fidanzati”
“E dove le hai messe?”
“Le ho ancora addosso”
Prima la scaletta, poi la polvere, ora la busta dell’acqua: è proprio vero che le amicizie femminili finiscono per un nonnulla.
Tu limitati a dirle che non è necessario che mangi “per due”: se proprio la mette sul piano matematico, allora, ad essere precisi dovrebbe mangiare per uno e un quindicesimo al massimo.
Il problema è che tutte quelle sue fregnacce avranno dannosi effetti anche su di te.
Giusto per farti inquadrare sin da subito la situazione, sappi che circa due nanosecondi dopo aver scoperto che la tua compagna è incinta, il pericolo della toxoplasmosi entrerà nella vostra vita con la leggiadrìa di un commando S.W.A.T.
Adesso se vuoi saperne di più sul toxoplasma gondii vatti a fare un giro in rete perché non è che me ne sto qui a perdere tempo con gente che pretende di capire tutto; noi siamo qui per parlare degli effetti (e pure parziali) fregandocene abbondantemente delle cause.
La tua compagna sa benissimo cos’è la toxoplasmosi, lo sa da sempre per un istinto ancestrale votato alla sopravvivenza del suo bambino e soprattutto all’esaurimento nervoso del suo partner.
Quello che infatti succederà sarà:
- il tuo amato gatto, compagno di mille avventure, all’improvviso deciderà di scappare dalla finestra anche se vivete al nono piano di un condominio a picco sul nono piano (!);
- ogni tipo di insaccato più o meno crudo, compagno di trilioni di avventure, diventerà un bersaglio da annientare al grido di “morte al porco” o "porco a morte" o "morco porte ha" o magari smetto che in fondo è meglio per entrambi;
- la frutta assumerà un vomitevole retrogusto di amuchina: la tua compagna comunque non ne mangerà perchè teme le insidie nascoste nella buccia, ma questo comunque non le impedirà di eliminarti per sempre dal volto quello spensierato sorriso che da sempre accompagna la visione di una bella macedonia;
- dopo aver passato l’aspirapolvere in tutta casa, dovrai cominciare a passarlo financo su pareti e soffitto.
In breve la tua compagna farà sparire dal frigo e dalla dispensa ogni prelibatezza che non fosse stata inserita nella sua dieta, e il suo simpatico “Occhio non vede, pancia non vuole” ti suonerà più come un “Sto figlio l’abbiamo fatto in due e non sarò solo io a pagarne le conseguenze”.
Se proprio non vuoi ridurti a dividere con lei legumi, fibre, soia e altri cibi indegni, ecco una serie di posti dove nascondere le provviste:
- in tutti quei posti che lei non potrà raggiungere perché troppo in alto: la scaletta diventerà un’acerrima nemica della tua compagna.
“Ehi cos’hai messo in quella scatola sull’armadio?”
“E chi si ricorda, forse le mutande strette: prendi la scala e controlla, no?”
“Ok, ok, va bene, mi basta la tua parola”.
- in tutti quei posti che lei, approfittando della situazione e della tacita complicità del ginecologo, farà in modo di non dover più frequentare: ad esempio l’armadietto dell’aspirapolvere che, ricordati, d’ora in poi dovrai passare sempre tu e con una frequenza superiore a quella tenuta dalla tua compagna perché ora la polvere è una sua acerrima nemica;
- attorno a un qualsiasi specchio: la tua compagna sarà troppo distratta dal rimirare il suo altalenante girovita per guardare oltre;
- in una scatola qualunque, purché sopra vi siano appoggiate pesanti buste dell’acqua che in quanto pesanti diverranno sue acerrime nemiche:
“Ehi cos’hai messo in quella scatola sotto l’acqua?”
“E chi si ricorda, forse le mutande larghe: solleva le buste e controlla, no?”
“Ok, ok, va bene, mi basta la tua parola. Ma ce le hai delle mutande giuste?”
“Certo, quelle che avevo quando ci siamo fidanzati”
“E dove le hai messe?”
“Le ho ancora addosso”
Prima la scaletta, poi la polvere, ora la busta dell’acqua: è proprio vero che le amicizie femminili finiscono per un nonnulla.
c. Il desiderio di una vita
Corri subito a comprarti quella cosa che desideri da tanto: una
chitarra, un costume scemo, un fumetto a tiratura limitata, una macchina, un viaggio, un
dildo, uno snowboard, un abbonamento allo stadio…
(lo sapevo: non hai battuto ciglio sul dildo!)
(so bene chi sei...)
(è gente come te che rovina altra gente come te!)
Se non ti manca nulla, ad ogni modo, comincia subito a desiderare tanto una cosa inutile e costosissima per potertela andare a comperare perché da qui a pochi giorni i tuoi conti verranno bloccati dalla tua compagna con uno dei seguenti diktat:
- Smetti di fare il bambino, adesso c’è il piccolo prima di noi!
- Smetti di fare il bambino, adesso non possiamo permettercelo!
- Smetti di fare il bambino, adesso dobbiamo garantirgli un futuro migliore del tuo!
- Smetti di fare il bambino, adesso... adesso… l’ho già detta quella del futuro migliore?
Si, proprio adesso
Fila subito a dare l'aspirapolvere!
E comunque sai che ha ragione lei perchè anche tu le daresti lo stesso consiglio:
“Smetti di fare il bambino!”.
L’unica incoerenza è che mentre tu dovrai rinunciare anche a un paio di boxer non firmati (quelli con le macchinine rosse, per intenderci), lei si abbandonerà a ogni desiderio e sfizio, e a qualunque costo. E non ha dovuto nemmeno fare i tre giorni a La Spezia: tutte le fortune a lei!
(di tutto questo ne parleremo più avanti, adesso non saresti ancora pronto)
(lo sapevo: non hai battuto ciglio sul dildo!)
(so bene chi sei...)
(è gente come te che rovina altra gente come te!)
Se non ti manca nulla, ad ogni modo, comincia subito a desiderare tanto una cosa inutile e costosissima per potertela andare a comperare perché da qui a pochi giorni i tuoi conti verranno bloccati dalla tua compagna con uno dei seguenti diktat:
- Smetti di fare il bambino, adesso c’è il piccolo prima di noi!
- Smetti di fare il bambino, adesso non possiamo permettercelo!
- Smetti di fare il bambino, adesso dobbiamo garantirgli un futuro migliore del tuo!
- Smetti di fare il bambino, adesso... adesso… l’ho già detta quella del futuro migliore?
Si, proprio adesso
Fila subito a dare l'aspirapolvere!
E comunque sai che ha ragione lei perchè anche tu le daresti lo stesso consiglio:
“Smetti di fare il bambino!”.
L’unica incoerenza è che mentre tu dovrai rinunciare anche a un paio di boxer non firmati (quelli con le macchinine rosse, per intenderci), lei si abbandonerà a ogni desiderio e sfizio, e a qualunque costo. E non ha dovuto nemmeno fare i tre giorni a La Spezia: tutte le fortune a lei!
(di tutto questo ne parleremo più avanti, adesso non saresti ancora pronto)
d. Il corso
I corsi di preparazione al parto sono stati introdotti in Inghilterra
all’inizio del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui cominciava
a diffondersi tra gli ostetrici inglesi una certa smania di
protagonismo (una volta l’ostetricia era appannaggio dei soli maschi).
L’unico vero motivo dell’esistenza e dell’utilità di questi corsi è infatti il mero guadagno della suddetta categoria.
Pensaci: prima le donne partorivano in casa con levatrici, madri e nonne al capezzale; e tutto andava bene perché il parto, essendo considerato un fenomeno naturale, era indegno delle attenzioni della medicina e veniva risolto nell'ambito femminino della famiglia.
E quindi andava di gran lusso anche agli uomini che se ne rimanevano in veranda a sorseggiare del buon vino e a parlare di gnocca.
I neolaureati ostetrici non avevano però nulla da fare, come oggi quelli di Lettere Antiche, e così crearono un piano perfetto per vedersi aumentare il lavoro: trasformarono il fenomeno naturale del parto in una malattia, così da costringere le donne a partorire non più in casa tra i propri affetti, bensì in ospedale tra le mani della loro casta ginecologica che vedeva così aumentare i propri introiti; in questo modo le partorienti finirono per sentirsi insicure, sole ed abbandonate, e qui arrivò il poker d’assi!
Gli ostetrici ebbero l’intuizione di organizzare appositi corsi pre-parto per infondere nuovamente nelle partorienti quella sicurezza venuta meno: sicurezza di cui esserne oltretutto gli unici dispensatori.
Qui lo dico: l’ostetricia ha rovinato il mondo (poi adesso che è in mano alle sole donne…)
In tutti questi decenni i corsi si sono moltiplicati e così, entro il settimo mese, tua moglie si sarà iscrittaalmeno a:
- corso di nuoto pre-parto
- corso di yoga pre-parto
- corso di stretching pre-parto
- corso di eutonia pre-parto
- corso di ipnosi pre-parto
- corso di ginnastica pre-parto
- corso di massaggio pre-parto
- corso di respirazione pre-parto
- corso di musica pre-parto
- corso di corso pre-parto
La lista è ovviamente molto più lunga e ad oggi non è ancora possibile citarla completamente senza rischiare un trattamento di igiene mentale.
Della quasi totalità dei corsi non ho capito una cippa, tranne che l’unico aspetto positivo è che la tua compagna sarà quasi sempre fuori, lasciando libera la casa.
Per non essere da meno, comunque, anche tu devi preparare il tuo corpo e la tua mente con il mio speciale corso integrato…
C’ORSO YOGHI©
il corso per l’uomo incinta
Lezione 1
Il c’orso Yoghi si attua mentre la tua compagna è ad uno dei suoi mille corsi pre-parto.
Lezione 2
Una volta solo, siediti in poltrona, rilassati, distendi i muscoli del collo, metti i piedi sul tavolino e tira fuori i pop-corn: adesso c’è Jackie Chan e nessuno che ti rompa i coglioni per un paio d’ore.
L’unico vero motivo dell’esistenza e dell’utilità di questi corsi è infatti il mero guadagno della suddetta categoria.
Pensaci: prima le donne partorivano in casa con levatrici, madri e nonne al capezzale; e tutto andava bene perché il parto, essendo considerato un fenomeno naturale, era indegno delle attenzioni della medicina e veniva risolto nell'ambito femminino della famiglia.
E quindi andava di gran lusso anche agli uomini che se ne rimanevano in veranda a sorseggiare del buon vino e a parlare di gnocca.
I neolaureati ostetrici non avevano però nulla da fare, come oggi quelli di Lettere Antiche, e così crearono un piano perfetto per vedersi aumentare il lavoro: trasformarono il fenomeno naturale del parto in una malattia, così da costringere le donne a partorire non più in casa tra i propri affetti, bensì in ospedale tra le mani della loro casta ginecologica che vedeva così aumentare i propri introiti; in questo modo le partorienti finirono per sentirsi insicure, sole ed abbandonate, e qui arrivò il poker d’assi!
Gli ostetrici ebbero l’intuizione di organizzare appositi corsi pre-parto per infondere nuovamente nelle partorienti quella sicurezza venuta meno: sicurezza di cui esserne oltretutto gli unici dispensatori.
Qui lo dico: l’ostetricia ha rovinato il mondo (poi adesso che è in mano alle sole donne…)
In tutti questi decenni i corsi si sono moltiplicati e così, entro il settimo mese, tua moglie si sarà iscrittaalmeno a:
- corso di nuoto pre-parto
- corso di yoga pre-parto
- corso di stretching pre-parto
- corso di eutonia pre-parto
- corso di ipnosi pre-parto
- corso di ginnastica pre-parto
- corso di massaggio pre-parto
- corso di respirazione pre-parto
- corso di musica pre-parto
- corso di corso pre-parto
La lista è ovviamente molto più lunga e ad oggi non è ancora possibile citarla completamente senza rischiare un trattamento di igiene mentale.
Della quasi totalità dei corsi non ho capito una cippa, tranne che l’unico aspetto positivo è che la tua compagna sarà quasi sempre fuori, lasciando libera la casa.
Per non essere da meno, comunque, anche tu devi preparare il tuo corpo e la tua mente con il mio speciale corso integrato…
C’ORSO YOGHI©
il corso per l’uomo incinta
Lezione 1
Il c’orso Yoghi si attua mentre la tua compagna è ad uno dei suoi mille corsi pre-parto.
Lezione 2
Una volta solo, siediti in poltrona, rilassati, distendi i muscoli del collo, metti i piedi sul tavolino e tira fuori i pop-corn: adesso c’è Jackie Chan e nessuno che ti rompa i coglioni per un paio d’ore.