capitolo 1
1 PREVISIONI
Due o tre cose che non saprete subito
Tutto ciò che risulta semplice ed elementare in ogni giorno della tua vita (e cioè quando non aspetti un bambino) diventerà estremamente complesso dal momento stesso in cui saprai di diventare padre.
Lei – Amore, sono incinta!
Tu – Mmhsgc cjsci csjisèaq+
Lei – Anch’io tesoro!
Tutto molto, molto più complicato.
A cominciare dal capire quanto durerà la gravidanza.
Due o tre cose che non saprete subito
Tutto ciò che risulta semplice ed elementare in ogni giorno della tua vita (e cioè quando non aspetti un bambino) diventerà estremamente complesso dal momento stesso in cui saprai di diventare padre.
Lei – Amore, sono incinta!
Tu – Mmhsgc cjsci csjisèaq+
Lei – Anch’io tesoro!
Tutto molto, molto più complicato.
A cominciare dal capire quanto durerà la gravidanza.
a. Misuriamo la gravidanza
Siccome qui si sta parlando soprattutto di donne, le cose non possono certo essere semplici.
Se ad un uomo chiedi “Tra quanto tempo nascerà tuo figlio?” lui ti risponderà con un secco ed inequivocabile: “Vaffanculo”.
Ma se lo chiedi ad una donna lei ti risponderà così:
“Vuoi la risposta in settimane di gestazione, in mesi lunari o in mesi di calendario?”.
Capito? Le donne hanno addirittura tre modi differenti per contare fino a nove!
Una cosa del genere succedeva ai tempi delle medie:
“Ehi, il tuo di quant’è?”
“In dita, palmi o monete?”
Il risultato era sempre “trentottocentimetridasopra”, però erano le medie…
La cosa comune a tutti questi metodi è il punto di partenza, ovvero la data X dell’ultima mestruazione.
Settimane di gestazione
Dalla data X si iniziano a contare le settimane, fregandosene completamente del calendario appeso alla parete; ogni settimana è composta da sette giorni, ogni giorno è composto da ventiquattro ore, ogni ora è composta da due passate di aspirapolvere che dovrai dare in soggiorno.
Mesi lunari
Ogni quattro settimane di gestazione si chiude un mese lunare: l’effetto principale è che con questo metodo è sempre Febbraio e perde completamente di significato la nota filastrocca!
Ovviamente una gravidanza calcolata in mesi lunari durerà dieci mesi invece dei soliti nove.
“A che mese sei?”
“Alla fine del decimo”
“Dieci mes…a…aiutatemiii, qualcuno la PRENDAAAAA!!!!”
Mesi di calendario
È il metodo classico: l’unico che conoscevi fino ad ora e quindi il meno usato perché altrimenti noi uomini avremmo potuto avere qualche certezza in più sulla gravidanza.
E questo non deve succedere!
News
In arrivo dalla Nasa altri eccezionali metodi per misurare la durata della gravidanza:
- 560 passate di aspirapolvere in salotto;
- 3 giorni non consecutivi;
- in pigne.
Per concludere, la sostanziale differenza tra uomo e donna nel contare i mesi di gravidanza è che le donne contano, a prescindere dal metodo utilizzato, con numerazione crescente (1, 2, 3...) mentre tu ti ritroverai a piangere sul tuo tragico "final countdown" (-9, -8, -7...)
Se ad un uomo chiedi “Tra quanto tempo nascerà tuo figlio?” lui ti risponderà con un secco ed inequivocabile: “Vaffanculo”.
Ma se lo chiedi ad una donna lei ti risponderà così:
“Vuoi la risposta in settimane di gestazione, in mesi lunari o in mesi di calendario?”.
Capito? Le donne hanno addirittura tre modi differenti per contare fino a nove!
Una cosa del genere succedeva ai tempi delle medie:
“Ehi, il tuo di quant’è?”
“In dita, palmi o monete?”
Il risultato era sempre “trentottocentimetridasopra”, però erano le medie…
La cosa comune a tutti questi metodi è il punto di partenza, ovvero la data X dell’ultima mestruazione.
Settimane di gestazione
Dalla data X si iniziano a contare le settimane, fregandosene completamente del calendario appeso alla parete; ogni settimana è composta da sette giorni, ogni giorno è composto da ventiquattro ore, ogni ora è composta da due passate di aspirapolvere che dovrai dare in soggiorno.
Mesi lunari
Ogni quattro settimane di gestazione si chiude un mese lunare: l’effetto principale è che con questo metodo è sempre Febbraio e perde completamente di significato la nota filastrocca!
Ovviamente una gravidanza calcolata in mesi lunari durerà dieci mesi invece dei soliti nove.
“A che mese sei?”
“Alla fine del decimo”
“Dieci mes…a…aiutatemiii, qualcuno la PRENDAAAAA!!!!”
Mesi di calendario
È il metodo classico: l’unico che conoscevi fino ad ora e quindi il meno usato perché altrimenti noi uomini avremmo potuto avere qualche certezza in più sulla gravidanza.
E questo non deve succedere!
News
In arrivo dalla Nasa altri eccezionali metodi per misurare la durata della gravidanza:
- 560 passate di aspirapolvere in salotto;
- 3 giorni non consecutivi;
- in pigne.
Per concludere, la sostanziale differenza tra uomo e donna nel contare i mesi di gravidanza è che le donne contano, a prescindere dal metodo utilizzato, con numerazione crescente (1, 2, 3...) mentre tu ti ritroverai a piangere sul tuo tragico "final countdown" (-9, -8, -7...)
b. Tipi di gravidanze
Fondamentalmente ci sono tre tipi di gravidanze: quelle che vanno, quelle che faticano e quelle che si fermano.
Gravidanze normali
Una gravidanza dovrebbe durare, a conti fatti, tra le 37 e le 42 settimane: questo sarà il tempo che ti rimarrà a disposizione per godere di questo fantastico miracolo che è la vita senza figli.
Per calcolarlo correttamente, si applica una semplice formula matematica in cui X
è il giorno dell’ultima mestruazione della tua compagna:
σx τxy τxz
Giorno della nascita = ∫(X/∂)⅔ ∙ ∑(Xⁿ#11) ₪ τyx σy τyz + 1
τzx τzy σz
Se però hai qualche problema con la somma finale, sappi che per toglierti ogni dubbio potrai partecipare alle visite dal ginecologo scelto dalla tua compagna che, per sentito dire, è “il più bravo di tutti” perché:
- “E' uno che spiega tutto, mica come quello della Sissi che è uno stronzo”;
- “E' bravo, e poi andavo alle medie con la sua segretaria che mi potrebbe infilare tra gli
appuntamenti anche un paio di volte al giorno”;
- “Ha salvato i 12 gemelli di quella signora, ricordi? Si, quella che poi è rimasta vedova”;
- “E' duro ma diretto: mi fa sentire più sicura quando mi urla che morirò”.
Sia chiaro: è tutto vero; il problema è che è di ruolo in un ospedale più o meno a Katmandu, ed è proprio lì che la tua compagna vorrà partorire.
Il medico ha comunque tutte le carte in regola per esserti d’aiuto: il luminare indagatore della tua compagna, infatti, è fornito di un misterioso regolo rotante in cartone plastificato.
Alta tecnologia, insomma.
Devi sapere che lo strano manufatto divinatorio in possesso del medico contiene tutte le risposte che cerchi, dalla presunta data del parto alla quantità di aglio ideale nella preparazione dei pomodori gratinati.
Ruotandone lentamente i magici meccanismi, il ginecologo alternerà compiaciuti movimenti annuenti a torvi sguardi nella tua direzione, sibilando di tanto in tanto un basso e suadente “Mmmh” che, insinuandosi meschino nella già debole mente della tua compagna, vi attecchirà impietoso creando nella gestante una forte dipendenza da visite.
Ecco infatti cosa potrebbe succedere d’ora in poi a casa tua:
Lei - Amore, ti vanno le seppie coi piselli?
Tu – Mmmh…
Lei (in trance) – Portami dal ginecologo, mi sento malissimo.
Dopo i “Mmmh”, il medico si volgerà di spalle per consultare i risultati delle vostre analisi e, ridendo satanicamente, si volterà poi di scatto per dare l’atteso responso: “Ancora è presto per dire qualcosa di preciso: sono ottanta euro. Altre domande?”
E tu, pronto: “Quanto aglio ci va nei pomodori gratinati?”.
Per farla breve, checchè ne titolino eminenti riviste, non esistono metodi per calcolare esattamente la data del parto.
L’unico punto fermo dell’argomento, ormai supportato da una consistente casistica medica, è che se il bimbo non nasce tra la 37° e la 42° settimana, le opzioni si riducono a due:
Interruzioni della gravidanza
Non tutte le gravidanze giungono a termine e la loro interruzione può avvenire per tre cause:
- un aborto spontaneo, ovvero la gravidanza si interrompe prima della 27a settimana , quando il feto è immaturo per sopravvivere;
- una gravidanza extrauterina, ovvero quando l’uovo fecondato si impianta al di fuori della cavità uterina, portando ad una precoce interruzione; e non cercare di capire cosa ciò significhi, stiamo parlando di LEI!
- quella serie di calci multipli che hai testato al termine della lezione di judo sulla tua compagna, dopo averla tranquillizzata ostentando una completa padronanza delle distanze.
Dopo un’interruzione della gravidanza la tua compagna starà malissimo psicologicamente: sono momenti spiacevoli, ma se le saprai stare vicino la situazione si riassesterà.
Perché una tale situazione non accada, comunque, l’unica cosa che dovresti chiaramente evitare è il metterla incinta, sennò su chi provi i calci multipli?
Complicazioni
La salute della tua compagna o del feto, se non addirittura la loro vita, potrebbero essere messe a repentaglio da alcune malattie che potrebbe contrarre la tua compagna: il diabete, qualche difetto congenito, la gestosi, l’incompatibilità RH, la rosolia, la toxoplasmosi e i tuoi calci multipli: ma non ti avevo detto di smettere?
L’aspetto positivo è che tutte queste malattie si possono prevenire e curare se prese in tempo, quindi non rompere troppo i coglioni per accompagnarla in ospedale a fare le visite. In fondo, il minimo che puoi fare è non complicare inutilmente la vita alla tua compagna: il modo più sicuro è uscire di casa la mattina presto e tornare quando il piccolo ha sei anni.
Gravidanze normali
Una gravidanza dovrebbe durare, a conti fatti, tra le 37 e le 42 settimane: questo sarà il tempo che ti rimarrà a disposizione per godere di questo fantastico miracolo che è la vita senza figli.
Per calcolarlo correttamente, si applica una semplice formula matematica in cui X
è il giorno dell’ultima mestruazione della tua compagna:
σx τxy τxz
Giorno della nascita = ∫(X/∂)⅔ ∙ ∑(Xⁿ#11) ₪ τyx σy τyz + 1
τzx τzy σz
Se però hai qualche problema con la somma finale, sappi che per toglierti ogni dubbio potrai partecipare alle visite dal ginecologo scelto dalla tua compagna che, per sentito dire, è “il più bravo di tutti” perché:
- “E' uno che spiega tutto, mica come quello della Sissi che è uno stronzo”;
- “E' bravo, e poi andavo alle medie con la sua segretaria che mi potrebbe infilare tra gli
appuntamenti anche un paio di volte al giorno”;
- “Ha salvato i 12 gemelli di quella signora, ricordi? Si, quella che poi è rimasta vedova”;
- “E' duro ma diretto: mi fa sentire più sicura quando mi urla che morirò”.
Sia chiaro: è tutto vero; il problema è che è di ruolo in un ospedale più o meno a Katmandu, ed è proprio lì che la tua compagna vorrà partorire.
Il medico ha comunque tutte le carte in regola per esserti d’aiuto: il luminare indagatore della tua compagna, infatti, è fornito di un misterioso regolo rotante in cartone plastificato.
Alta tecnologia, insomma.
Devi sapere che lo strano manufatto divinatorio in possesso del medico contiene tutte le risposte che cerchi, dalla presunta data del parto alla quantità di aglio ideale nella preparazione dei pomodori gratinati.
Ruotandone lentamente i magici meccanismi, il ginecologo alternerà compiaciuti movimenti annuenti a torvi sguardi nella tua direzione, sibilando di tanto in tanto un basso e suadente “Mmmh” che, insinuandosi meschino nella già debole mente della tua compagna, vi attecchirà impietoso creando nella gestante una forte dipendenza da visite.
Ecco infatti cosa potrebbe succedere d’ora in poi a casa tua:
Lei - Amore, ti vanno le seppie coi piselli?
Tu – Mmmh…
Lei (in trance) – Portami dal ginecologo, mi sento malissimo.
Dopo i “Mmmh”, il medico si volgerà di spalle per consultare i risultati delle vostre analisi e, ridendo satanicamente, si volterà poi di scatto per dare l’atteso responso: “Ancora è presto per dire qualcosa di preciso: sono ottanta euro. Altre domande?”
E tu, pronto: “Quanto aglio ci va nei pomodori gratinati?”.
Per farla breve, checchè ne titolino eminenti riviste, non esistono metodi per calcolare esattamente la data del parto.
L’unico punto fermo dell’argomento, ormai supportato da una consistente casistica medica, è che se il bimbo non nasce tra la 37° e la 42° settimana, le opzioni si riducono a due:
- se la creatura nasce prima della 37° settimana ha preso da te: non è maturo;
- se invece nasce dopo la 42° settimana ha preso dalla tua compagna: è sempre in ritardo.
Interruzioni della gravidanza
Non tutte le gravidanze giungono a termine e la loro interruzione può avvenire per tre cause:
- un aborto spontaneo, ovvero la gravidanza si interrompe prima della 27a settimana , quando il feto è immaturo per sopravvivere;
- una gravidanza extrauterina, ovvero quando l’uovo fecondato si impianta al di fuori della cavità uterina, portando ad una precoce interruzione; e non cercare di capire cosa ciò significhi, stiamo parlando di LEI!
- quella serie di calci multipli che hai testato al termine della lezione di judo sulla tua compagna, dopo averla tranquillizzata ostentando una completa padronanza delle distanze.
Dopo un’interruzione della gravidanza la tua compagna starà malissimo psicologicamente: sono momenti spiacevoli, ma se le saprai stare vicino la situazione si riassesterà.
Perché una tale situazione non accada, comunque, l’unica cosa che dovresti chiaramente evitare è il metterla incinta, sennò su chi provi i calci multipli?
Complicazioni
La salute della tua compagna o del feto, se non addirittura la loro vita, potrebbero essere messe a repentaglio da alcune malattie che potrebbe contrarre la tua compagna: il diabete, qualche difetto congenito, la gestosi, l’incompatibilità RH, la rosolia, la toxoplasmosi e i tuoi calci multipli: ma non ti avevo detto di smettere?
L’aspetto positivo è che tutte queste malattie si possono prevenire e curare se prese in tempo, quindi non rompere troppo i coglioni per accompagnarla in ospedale a fare le visite. In fondo, il minimo che puoi fare è non complicare inutilmente la vita alla tua compagna: il modo più sicuro è uscire di casa la mattina presto e tornare quando il piccolo ha sei anni.
I COMMENTI DEI LETTORI
Christian mi scrive: "Il ginecologo, dopo aver consultato il cartoncino divinatorio, non chiede 80 euro bensì una somma compresa tra 100 e 180, a seconda del suo livello di preparazione (quello di mia moglie ha studiato dal mago Otelma per cui chiede 180)". |
c. Segreto di Stato ineressante
Proprio per via dei problemini suddetti, una buona percentuale delle
gravidanze si blocca entro il terzo mese con un aborto spontaneo (mi
sembra che si parli del 36,4% del totale ma effettivamente potrei anche
essermi inventato il dato per darmi un tono).
Se oltretutto si è alla prima esperienza è anche un evento abbastanza comune perché il corpo deve adattarsi a questa rivoluzione: ha bisogno anche lui di un periodo di “sbagliando s’impara” dopo il quale sarà in grado di sfornare figli anche solo a sentire il nome di George Clooney al ristorante.
Fino ad allora, però, questa fase di rodaggio porta con sé un altro problemino di tipo psicologico: l’OMERTA'.
E’ istintivo: appena la tua compagna saprà di essere incinta, la prima cosa che farà sarà importi di dare l’aspirapolvere in salotto.
La seconda sarà appunto importi il silenzio.
Non bisogna dirlo a nessuno e il suo sarà un ordine inequivocabile:
“A.
NE.
SSU.
NOOOOoooobruttofigliodiputtana!” (strattonandoti violentemente per il bavero).
E il motivo è duplice.
La prima ragione è che in questo modo, se le cose dovessero purtroppo risolversi con la perdita del feto, si eviteranno momenti spiacevoli o imbarazzanti come le telefonate invadenti di tutti coloro che, avvisati tre mesi prima della lieta novella, esattamente un minuto dopo l’aborto troveranno finalmente il tempo di chiamarti per farti le congratulazioni scusandosi per il ritardo.
Ovviamente, di pari passo con il silenzio, verrà attivata una copertura di alibi a 360 gradi che comprenderà menzogne, scuse e stratagemmi vari per non fare trapelare la verità.
Tutto ciò andrà tessendo attorno a voi un’aberrante distorsione della realtà, il cui risultato ultimo sarà quello di farti passare per un cretino (non che prima le cose andassero meglio…)
Ad esempio le varie visite dal ginecologo diventeranno ufficialmente la visione a rate dell’intera eptalogia di Harry Potter, il tuo personaggio preferito dato che sei rimasto al q.i. di un dodicenne represso; la rinuncia dell’antipasto all’italiana al ristorante diventerà un’attenzione nei tuoi confronti che hai appena iniziato la "dieta della patata" (amara ironia) visto che, infierirà lei, ti stai tramutando in uno dei maiali della maga Circe; le sue insistenti nausee diventeranno una simulata avversione alla tua scarsa igiene corporale; le analisi del sangue resteranno analisi del sangue ma per scongiurare l’HIV che la tua compagna finge di aver contratto a quel quadrangolare di curling in Sud Africa a cui tu non l’hai voluta accompagnare.
Prima o poi, porta pazienza, questi primi tre mesi passeranno e solo allora il vaso di Pandora potrà essere aperto... ma ad una condizione!
Ed è proprio qui infatti che scopri il secondo motivo dell’imposta omertà sull’argomento: in questo modo la tua compagna si ritroverà garantito davanti a sé un esercito infinito di ignari amici, conoscenti, parenti, fornitori, colleghe, rappresentanti, tecnici, commercianti, preti, medici, postini, compagni di scuola, otorinolaringoiatri, commessi, becchini, fiorai, fanti, cavalli e re… da poter avvisare del lieto evento in due giorni nonstop-24oresu24 di telefono-email-fax-piccioneviaggiatore-segnalidifumo-ruttidalbalcone.
E guai a te se lo dici anche solo al gatto!
Passate queste quarantottore di devastante inquinamento acustico, proprio quando le tue orecchie, staccatesi volontariamente dal capo, si saranno imbarcate sul primo volo kamikaze per Milano Marittima, solo allora la tua compagna si sarà scaricata e, totalmente appagata, trascorrerà i restanti sei mesi ad avvisare della bella notizia qualunque sconosciuto le capiterà a tiro nel raggio di due chilometri (tolleranza di +/- 10 micron).
Esempio 1 - dal benzinaio:
Tu - Mi controlla anche l’acqua? Grazie.
Lei - Se le porto la vasca in cui voglio partorire, controlla anche quella?
Esempio 2 - Basilica di San Pietro, Santa Messa:
Il Papa, al microfono - …e tvuuu, dooona, partoriraai neelo dolooore…”
Lei, al megafono - E se optassi per l’epidurale?”
Insomma, tutti, ma proprio tutti dovranno saperlo.
Quando poi arriverà ad accendere un mutuo per l’acquisto di un radiotelescopio che trasmette nella banda dell'ultravioletto per raggiungere nell'universo altre forme di vita intelligente, forse è giunto il momento di rifugiarti per sempre nel magico mondo di Harry Potter o nel curling sudafricano.
In questo caso portati i profilattici: Hermione non è proprio la santarellina che sembra!
Se oltretutto si è alla prima esperienza è anche un evento abbastanza comune perché il corpo deve adattarsi a questa rivoluzione: ha bisogno anche lui di un periodo di “sbagliando s’impara” dopo il quale sarà in grado di sfornare figli anche solo a sentire il nome di George Clooney al ristorante.
Fino ad allora, però, questa fase di rodaggio porta con sé un altro problemino di tipo psicologico: l’OMERTA'.
E’ istintivo: appena la tua compagna saprà di essere incinta, la prima cosa che farà sarà importi di dare l’aspirapolvere in salotto.
La seconda sarà appunto importi il silenzio.
Non bisogna dirlo a nessuno e il suo sarà un ordine inequivocabile:
“A.
NE.
SSU.
NOOOOoooobruttofigliodiputtana!” (strattonandoti violentemente per il bavero).
E il motivo è duplice.
La prima ragione è che in questo modo, se le cose dovessero purtroppo risolversi con la perdita del feto, si eviteranno momenti spiacevoli o imbarazzanti come le telefonate invadenti di tutti coloro che, avvisati tre mesi prima della lieta novella, esattamente un minuto dopo l’aborto troveranno finalmente il tempo di chiamarti per farti le congratulazioni scusandosi per il ritardo.
Ovviamente, di pari passo con il silenzio, verrà attivata una copertura di alibi a 360 gradi che comprenderà menzogne, scuse e stratagemmi vari per non fare trapelare la verità.
Tutto ciò andrà tessendo attorno a voi un’aberrante distorsione della realtà, il cui risultato ultimo sarà quello di farti passare per un cretino (non che prima le cose andassero meglio…)
Ad esempio le varie visite dal ginecologo diventeranno ufficialmente la visione a rate dell’intera eptalogia di Harry Potter, il tuo personaggio preferito dato che sei rimasto al q.i. di un dodicenne represso; la rinuncia dell’antipasto all’italiana al ristorante diventerà un’attenzione nei tuoi confronti che hai appena iniziato la "dieta della patata" (amara ironia) visto che, infierirà lei, ti stai tramutando in uno dei maiali della maga Circe; le sue insistenti nausee diventeranno una simulata avversione alla tua scarsa igiene corporale; le analisi del sangue resteranno analisi del sangue ma per scongiurare l’HIV che la tua compagna finge di aver contratto a quel quadrangolare di curling in Sud Africa a cui tu non l’hai voluta accompagnare.
Prima o poi, porta pazienza, questi primi tre mesi passeranno e solo allora il vaso di Pandora potrà essere aperto... ma ad una condizione!
Ed è proprio qui infatti che scopri il secondo motivo dell’imposta omertà sull’argomento: in questo modo la tua compagna si ritroverà garantito davanti a sé un esercito infinito di ignari amici, conoscenti, parenti, fornitori, colleghe, rappresentanti, tecnici, commercianti, preti, medici, postini, compagni di scuola, otorinolaringoiatri, commessi, becchini, fiorai, fanti, cavalli e re… da poter avvisare del lieto evento in due giorni nonstop-24oresu24 di telefono-email-fax-piccioneviaggiatore-segnalidifumo-ruttidalbalcone.
E guai a te se lo dici anche solo al gatto!
Passate queste quarantottore di devastante inquinamento acustico, proprio quando le tue orecchie, staccatesi volontariamente dal capo, si saranno imbarcate sul primo volo kamikaze per Milano Marittima, solo allora la tua compagna si sarà scaricata e, totalmente appagata, trascorrerà i restanti sei mesi ad avvisare della bella notizia qualunque sconosciuto le capiterà a tiro nel raggio di due chilometri (tolleranza di +/- 10 micron).
Esempio 1 - dal benzinaio:
Tu - Mi controlla anche l’acqua? Grazie.
Lei - Se le porto la vasca in cui voglio partorire, controlla anche quella?
Esempio 2 - Basilica di San Pietro, Santa Messa:
Il Papa, al microfono - …e tvuuu, dooona, partoriraai neelo dolooore…”
Lei, al megafono - E se optassi per l’epidurale?”
Insomma, tutti, ma proprio tutti dovranno saperlo.
Quando poi arriverà ad accendere un mutuo per l’acquisto di un radiotelescopio che trasmette nella banda dell'ultravioletto per raggiungere nell'universo altre forme di vita intelligente, forse è giunto il momento di rifugiarti per sempre nel magico mondo di Harry Potter o nel curling sudafricano.
In questo caso portati i profilattici: Hermione non è proprio la santarellina che sembra!
d. Maschio o femmina?
È il primo pensiero che passa subito per la testa del giovane padre: calciatore o showgirl? Il che dimostra inconfutabilmente che il giovane padre è un personaggio piuttosto banale. Tant'è, questo c'è per cena...
Album di figurine o calendario? Gormiti o Winx?
Ma soprattutto: "Datti da fare con le ragazze" o "Dimentica quel ragazzo che ti guardava"?
Su questo argomento viene fortunatamente in soccorso la statistica a diradare un po' di dubbi: è infatti provato, e senza margini di errore, che nel 100% dei casi monitorati, se non è maschio è femmina.
Parentesi biologica
(Concentrati un attimo: si parla di numeri!)
Biologicamente il sesso è determinato da 23 coppie di cromosomi X o Y, delle quali 22 coppie sono sempre XX, sia per il maschio che per la femmina.
Si punta quindi tutto sulla 23° coppia: all’inizio questa coppia ha già un cromosoma X e quindi è tutto in mano ad un solo, ultimo cromosoma.
È bene sapere che:
1 - il cromosoma dell’ovulo è sempre X;
2 - lo spermatozoo è portatore di cromosoma X o Y;
3 - non chiedermi cosa sia un cromosoma.
In modo quindi casuale, a seconda del ‘bagaglio’ dello spermatozoo “ultimo”, nascerà un maschio (XY), una femmina (XX) o Hulk Hogan (XXL).
Attenzione: fino alla dodicesima settimana l’organo genitale del nascituro ha caratteristiche unicamente femminili; l’eventuale cromosoma ‘maschile’ Y farà effetto sulla base ‘femminile’ X dopo ben tre mesi; in quei primi tre mesi, insomma, siamo tutti uguali: siamo femmine!
Ma capisci quale portata ha questa scoperta?
Il modello base dell’essere umano è femminile: è la conferma che l’uomo discende dalla scimmia!
Fine parentesi biologica
(Puoi riaprire gli occhi e smettere di urlare LA LA LA LA)
Ci sono certe coppie che preferiscono non conoscere il sesso del bebè fino al giorno del parto e per quanto ti sforzerai per fargli tirar fuori un motivo valido e razionale a fondamento del loro assurdo comportamento, non andrai oltre il muro del “sento che è giusto così” (è un atteggiamento molto simile a quello del fanatico religioso, ma con una pericolosa sfumatura da vegano).
Se rientri in questa tipologia di coppia, hai tutto il mio appoggio: so benissimo che la colpa è ovviamente della tua compagna perché lei (una donna) sente che aspetta una femmina (un'altra donna), e tua suocera (sempre una donna) dirà che ha ragione sua figlia perché la pancia ha proprio quella determinata forma alta e concentrata, e la nonna materna (sempre una donna anche se meno chiaramente) leggendole la mano le dirà che, sì, tu sei un cretino.
Forse sarebbe utile se ti dessi qualche veloce indicazione per capire chi desiderare come primogenito.
Il trucco sta nello scegliere il male minore.
Le bimbe sono carine, materne, allegre, sensibili, altruiste, educate… ma non perdere di vista il fulcro dell’argomento: prima o poi cresceranno e diventeranno delle donne, quindi sarebbe meglio evitare la cosa, non trovi?
Mettere al mondo dei nemici! Mai!
I bimbi sono però brutti, sporchi, capricciosi, egoisti, rompiscatole e incontrollabili… ma non perdere di vista il fulcro dell’argomento: prima o poi cresceranno e avranno bisogno di spiare sotto la doccia le amiche disinibite della sorella maggiore, quindi la scelta è fatta!
Prima una femmina e poi a ruota un maschietto.
Gioie di papà…
Album di figurine o calendario? Gormiti o Winx?
Ma soprattutto: "Datti da fare con le ragazze" o "Dimentica quel ragazzo che ti guardava"?
Su questo argomento viene fortunatamente in soccorso la statistica a diradare un po' di dubbi: è infatti provato, e senza margini di errore, che nel 100% dei casi monitorati, se non è maschio è femmina.
Parentesi biologica
(Concentrati un attimo: si parla di numeri!)
Biologicamente il sesso è determinato da 23 coppie di cromosomi X o Y, delle quali 22 coppie sono sempre XX, sia per il maschio che per la femmina.
Si punta quindi tutto sulla 23° coppia: all’inizio questa coppia ha già un cromosoma X e quindi è tutto in mano ad un solo, ultimo cromosoma.
È bene sapere che:
1 - il cromosoma dell’ovulo è sempre X;
2 - lo spermatozoo è portatore di cromosoma X o Y;
3 - non chiedermi cosa sia un cromosoma.
In modo quindi casuale, a seconda del ‘bagaglio’ dello spermatozoo “ultimo”, nascerà un maschio (XY), una femmina (XX) o Hulk Hogan (XXL).
Attenzione: fino alla dodicesima settimana l’organo genitale del nascituro ha caratteristiche unicamente femminili; l’eventuale cromosoma ‘maschile’ Y farà effetto sulla base ‘femminile’ X dopo ben tre mesi; in quei primi tre mesi, insomma, siamo tutti uguali: siamo femmine!
Ma capisci quale portata ha questa scoperta?
Il modello base dell’essere umano è femminile: è la conferma che l’uomo discende dalla scimmia!
Fine parentesi biologica
(Puoi riaprire gli occhi e smettere di urlare LA LA LA LA)
Ci sono certe coppie che preferiscono non conoscere il sesso del bebè fino al giorno del parto e per quanto ti sforzerai per fargli tirar fuori un motivo valido e razionale a fondamento del loro assurdo comportamento, non andrai oltre il muro del “sento che è giusto così” (è un atteggiamento molto simile a quello del fanatico religioso, ma con una pericolosa sfumatura da vegano).
Se rientri in questa tipologia di coppia, hai tutto il mio appoggio: so benissimo che la colpa è ovviamente della tua compagna perché lei (una donna) sente che aspetta una femmina (un'altra donna), e tua suocera (sempre una donna) dirà che ha ragione sua figlia perché la pancia ha proprio quella determinata forma alta e concentrata, e la nonna materna (sempre una donna anche se meno chiaramente) leggendole la mano le dirà che, sì, tu sei un cretino.
Forse sarebbe utile se ti dessi qualche veloce indicazione per capire chi desiderare come primogenito.
Il trucco sta nello scegliere il male minore.
Le bimbe sono carine, materne, allegre, sensibili, altruiste, educate… ma non perdere di vista il fulcro dell’argomento: prima o poi cresceranno e diventeranno delle donne, quindi sarebbe meglio evitare la cosa, non trovi?
Mettere al mondo dei nemici! Mai!
I bimbi sono però brutti, sporchi, capricciosi, egoisti, rompiscatole e incontrollabili… ma non perdere di vista il fulcro dell’argomento: prima o poi cresceranno e avranno bisogno di spiare sotto la doccia le amiche disinibite della sorella maggiore, quindi la scelta è fatta!
Prima una femmina e poi a ruota un maschietto.
Gioie di papà…